Arnoux e Alesi: “La nostra mitica Formula Uno”

E l’ad Domenicali traccia il futuro del Circus

8 ottobre 2021

Nella sala della Regione ha tessuto i fili del discorso Gianluca Gasparini con l’ad Formula Uno Stefano Domenicali in collegamento. Arnoux è partito con video storici in grado di emozionare: “Con l’epico duello tra me e Gilles Villeneuve a Digione nel 1979. Per me lui era una sorta di acrobata, sempre sul filo. Noi ci ricordiamo episodi ben precisi, non le corse intere, e questo è uno dei più emozionanti di tutta la Formula Uno. Lui ci provava sempre, non aveva innato il senso del pericolo. Diceva che con i freni ed il volante era sempre possibile fare qualcosa”.

Alesi ha aggiunto: “I duelli si fanno conoscendo gli avversari, non solo la propria auto. Questo è un particolare che fa la differenza. L’ha sempre fatta. Sì, ho ereditato il 27 di Villeneuve in Ferrari ma la mia è ststa una storia diversa, entrambi ci abbiamo messo enorme impegno”.

Arnoux ha smesso quando Alesi ha iniziato. I più giovani rivedono oggi su Youtube pagine di gare che appaiono molto diverse da quelle attuali: “I tempi di Arnoux erano quelli dell’amicizia e della rivalità tra piloti. Tempi belli, particolari” ha ricordato Jean.

Entrambi hanno corso in Ferrari. Arnoux : “La Rossa è il sogno di tutti i piloti e a Fiorano e mi è capitato di mangiare più volte con l’ingegnere Enzo”. E Alesi ha confermato la passione che il grande patron trasmetteva ai piloti.

Nella conversazione è intervenuto quindi Domenicali in collegamento dalla Turchia: “ Io sono arrivato in Ferrari tre anni dopo la scomparsa dell’ingegnere Enzo. Si guardava ancora a lui, eccome. Ora faccio parte di un’avventura straordinaria e sono orgoglioso, come italiano, del ruolo che copro. La Formula Uno è tornata al centro di interessi e progetti. Il prossimo anno si cambierà, la sfida sarà su contesti completamenti diversi ma sarà un campionato molto interessante con i piloti di nuovo al centro. Il budget cap permetterà la sostenibilità dei team, crediamo sia la strada giusta. Non è più vero che i piloti debbono per forza essere figli di genitori ricchi, debbono essere bravi. Avremo sempre più attenzione per dare una piattaforma tecnica che permetta a tutti, penso alle ragazze, di guidare in Formula Uno. Alesi era con noi da pilota e ora è rimasto ancora nel ruolo di ambasciatore del nostro mondo” ha detto il numero uno del Circus.